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L’ordalia di Rohlborg cap.8°


Ascoltami.

Telemaco muoveva nervosamente gli occhi piccoli attraverso la luce morente delle candele. Il suo sguardo fuggiva quello dei suoi compagni mentre la Voce senza corpo continuava a parlargli.

Sanno che sei stato tu. E’ una questione di tempo e poi troveranno anche Me.

Aveva ragione. Era soltanto una presenza immateriale nella sua testa, ma quella voce aveva maledettamente ragione. Lo sapevano, ormai non poteva più restare all’accampamento. Presto Bertold lo avrebbe indicato urlandogli in faccia la sua colpa e sarebbe stata la fine.

Di entrambi,non soltanto la tua.
Nessuno poteva averlo visto sferrare il colpo assassino in mezzo a quel massacro,eppure non si sentiva affatto al sicuro. Continuava a ripetersi che sarebbe andato tutto bene,che doveva essere fatto per il bene di tutti e che se anche qualcuno avesse visto qualcosa lui avrebbe potuto spiegare…

….almeno questo era quello che diceva la voce.

Lo aveva guidato da subito, forse da sempre per quello che ne poteva sapere il giovane cadetto. Era stata la voce a farlo riflettere sulla possibile disfatta dei suoi compagni ed era stata la stessa voce che continuava a ripetergli di non ascoltare gli ordini del suo comandante.

La voce si nutriva dei suoi dubbi e lo ricompensava riempiendogli il cuore di paura.

“Vado a prendere delle bende pulite”. Lo disse a nessuno, con un filo di voce. Telemaco tremava; i suoi occhi non sostennero il suono delle parole mentre uscendo dalla tenda calpestava con troppa forza il proprio sguardo, quasi a volerlo seppellire nella nuda terra. Aveva poco tempo e doveva agire in fretta. Ma cosa fare?
L’accampamento brulicava di uomini che cercavano di rimettere insieme i pezzi delle propria vita, nessuno badava a lui e questo era un vantaggio che doveva sfruttare.
I suoi passi divennero più decisi mentre prendeva consapevolezza del proprio pensiero. “Cavalli”, mormorò guardando finalmente dritto davanti a sé.

...continua...


* L’Ordalia di Rohlborg è un racconto di Dimitri Galli Rohl, da un soggetto di Emanuele Vietina liberamente ispirato all’ambientazione di Warhammer Fantasy RPG.

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