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Reparto maternita’ - terza parte


Occorsero circa dieci minuti per arrivare nel posto giusto. Una quindicina di lettini bianchi oltre un ampia parete a vetrata, amorevolmente vegliati da un paio di coppiette in estasi per il proprio pargoletto appena nato. Un infermiera all’interno monitorava ogni bambino senza entusiasmo, visibilmente assonnata, annotando qualcosa di tanto in tanto; un’altra ancora leggeva una rivista scandalistica mollemente adagiata su una poltroncina girevole.
Vovolja gettò un’occhiata eloquente ai suoi compagni e i tre varcarono senza bussare la soglia della stanza oltre il vetro.

- Buonasera. Mio nome è Dimitrj Midjevd, primo medico pediatra dell’ospedale di Cracovia, e questi sono miei assistenti. Hanno me chiamato per un controllo generale.

L’infermiera rimase a guardare l’inquietante terzetto con aria perplessa per qualche secondo, prima di rispondere.

- A quest’ora della notte? Mi scusi dottore, avrà fatto un lungo viaggio ma... -
- No lungo viaggio. Io casualmente trovava in zona per uno congresso, e primario chiesto me piacere personale. Ora se vuole scusare... -
- Si ma...
-

Ignorando le proteste dell’infermiera, Vovolja comincio ad aggirarsi fra i lettini con un’indecifrabile espressione stampata in faccia. Dall’altra parte del vetro la coppietta di genitori osservava preoccupata, senza riuscire a capire cosa stesse succedendo. L’altra infermiera, d’altro canto, non aveva interrotto nemmeno per un istante la sua edificante lettura, ansiosa com’era di scoprire maggiori dettagli sulla nuova relazione tra Alessandra Mussolini e Roberto Fiore, Perfettamente a suo agio nella parte del medico scrupoloso, Vovolja auscultava i piccolo cuoricini e palpava minuscoli stomaci senza dire una parola, finchè all’improvviso uno dei neonati cominciò a piangere in maniera straziante.
“Ecco la scena madre...” pensò Jeremy nascondendo a stento un ghigno divertito.

- Blocco respiratorio! Sospetta crisi cardiaca! Presto, subito necessaria un’iniezione! -
- Eccomi dottore!
-

Teodoro, che aveva capito fin dall’inizio dove il capobranco volesse andare a parare con quella commedia, cacciò fuori immediatamente la siringa vuota e si precipitò sulla culla. Le infermiere balzarono in piedi di scatto, ma non ebbero il tempo di fare nulla di più che una faccia spaventata prima che il lasombra arrivasse sul bambino e piantasse con decisione l’ago direttamente nel cuore.
Cinque centimetri cubi d’aria bastarono a interrompere i vagiti del fanciullo in pochi istanti.

- Ecco fatto, dottore! Adesso è stabile. -
- Si, io crede sicuramente che è così. -
- Ma...ma...un momento!
-

Una delle infermiere si era ripresa dallo stupore e si stava avvicinando allarmata, ma venne quasi travolta dai due genitori che erano entrati di corsa. Sembravano letteralmente terrorizzati.

- Il nostro bambino, il nostro bambino! Sta bene vero? -
- Vostro bambino no starà mai più male. E voi neppure.
-


CONTINUA...

Reparto Maternità é il primo di una serie di racconti in cui Lorenzo "Caleb" Giovannelli, da anni giocatore e narratore di GrV, porta in forma scritta l’esperienza della cronaca lucchese di Gioco di Ruolo dal Vivo Vampiri: il Sabbat.
La narrazione ludica collettiva, al termine del gioco, diventa racconto, in un processo creativo che dalla recitazione sfocia nella scrittura.

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