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La nostra avventura che dura da 15 anni!


Era il 1992, erano diversi anni che passavamo interi pomeriggi ed estati a giocare a Dungeons & Dragons (soprattutto) ed a quei pochi Giochi di Ruolo che ci erano conosciuti al tempo (Katakumbas, Tunnel & Troll, il Richiamo di Chtulu).
Tartassavamo i negozianti di giochi affinché ci procurassero i moduli di avventura, le scatole di espansione ed i vari e quasi introvabili D20, D10 ecc.. D’estate “addirittura” prendevamo il treno ed osavamo fare incursioni in un negozio di Viareggio vicino alla stazione.

Di settimana in settimana il tempo scorreva e stava, lentamente, maturando in noi l’idea di fondare una sorta di club - associazione di giochi, per supplire a quella carenza di avventure proprie del tempo (inutile ricordare che allora non c’era internet, ed i PC allora disponibili venivano usati solo per i “gioini”), per un bisogno di socialità, per scambiarsi e conoscere nuovi giochi e per mettersi in contatto con altre realtà del territorio di cui sospettavamo l’esistenza , ma non ne avevamo la certezza.
Il Gioco di Ruolo, al tempo, era quasi un tabù, spesso malvisto dai genitori che non sempre tolleravano di buon grado dei ragazzi che passavano giornate intere intorno ad un tavolo a perdere tempo e “rincitrullirsi”.

Fu proprio in quel tempo ed in quell’atmosfera che tutto ebbe inizio.

L’input però fu esterno, altrimenti chissà, forse non sarebbe accaduto niente.
In uno di quei sabato pomeriggi in città ci fermammo a Stranalandia, in via Nuova, e fummo catturati da un volantino accattivante di un ragazzo che, come noi, si poneva più o meno le stesse nostre domande e cercava persone con cui giocare.

Quel ragazzo era Luca, Luca Rossi.

Ci mettemmo in contatto con lui, ci incontrammo, da qui prese corpo quello che poi divenne il progetto Dadi e Fantasia.
Mettemmo, in seguito agli incontri con Luca, gli annunci nelle giocattolerie, nelle bacheche di alcune scuole, facemmo passa-parola. Nacque così Dadi e Fantasia.
Ci adoperammo per cercare un luogo dove ritrovarsi ed avemmo la fortuna di trovare nelle istituzioni locali, la Circoscrizione n. 2, l’appoggio necessario, ci fu assegnata una stanza a S. Marco, in piazzale Kennedy.

Piano piano riuscimmo a fare i primi adepti, ben presto il giorno che aspettavamo di più divenne il martedì sera, giorno del ritrovo settimanale del club (in seguito, per conciliare la nostra attività con quella di altri gruppi, l’appuntamento con Dadi e Fantasia fu spostato al giovedì sera).
Decidemmo di dare un’impronta ben precisa a Dadi e Fantasia: nessuna gerarchia, una quota associativa di 5000 £, a vita. Questa scelta fu poi ripresa in anni successivi quando il Comune di Lucca, riunite le varie realtà associative del territorio fra cui la nostra, tentò di imporre (e di fatto impose) la costituzione di una consulta giovanile (l’alternativa da noi appoggiata era quella invece di poter avere a disposizione degli spazi autogestiti, come di fatto erano sempre stati quelli di piazzale Kennedy).
Anche il nome del club, come lo chiamavamo orgogliosamente allora, venne quasi per caso ed in modo naturale: rappresentava tutto quello di cui avevamo bisogno per divertirci, qualche dado ed una buona dose di fantasia.
Dimitri Galli disegnò, di getto, quello che poi divenne il nostro logo e che fu orgogliosamente messo sulla nostra tessera, rigorosamente realizzata a mano: una testa di orco infilzata, da orecchio ad orecchio, con una sciabola, circondata poi da un cerchio (peraltro materialmente realizzato mediante una moneta da 100 £).

Le idee vennero con lo scorrere delle settimane. Prendemmo accordi, ad esempio, con i negozi di giochi della città affinché praticassero un piccolo sconto a chi si fosse presentato con la nostra tessera.

Venne il 1993, la prima edizione del Lucca Games.
Decidemmo di iscrivere la nostra associazione ad una mostra di livello nazionale che si teneva nella nostra città. Con l’autofinanziamento delle tessere e con una piccola sponsorizzazione riuscimmo a coprire le spese per lo stand. Poi ci fu l’incontro con Renato Genovese, l’ideatore della oggi famosissima manifestazione che, a dire di molti, ha superato per interesse persino i Comics, capì da subito l’importanza che avrebbe potuto rivestire anche per il Lucca Games un’associazione ludica cittadina.
L’attività subì improvvisamente un’accelerazione per prepararsi adeguatamente all’occasione che si presentava. Organizzammo così un torneo di Dungeons & Dragons da disputarsi nei giorni della fiera.
L’esperienza del Lucca Games fu contemporaneamente elettrizzante e stressante. Il torneo ebbe un discreto successo di pubblico, ma la cosa più importante fu che le persone si divertirono. Riuscimmo a supplire all’inevitabile inesperienza e gioventù con la tanta voglia di fare e con l’entusiasmo.
Fu eroico Tommaso Petri, il Master, che, oltre ad aver ideato e realizzato l’avventura masterizzò quasi tutti i gruppi del torneo.

Il Lucca Games fu un’avventura eccezionale. Nei giorni dell’evento ci immergemmo nell’atmosfera che ha da sempre contraddistinto questa manifestazione, stabilimmo contatti su contatti, facemmo nuovi e numerosi proseliti, giocammo e scherzammo senza mai prenderci troppo sul serio.
Cosa più importante realizzammo e prendemmo coscienza del fatto che non eravamo soli e che qualcosa, nel mondo là fuori, si muoveva...

Successivamente alcuni di noi furono sempre più coinvolti nel Lucca Games, partecipammo, ad esempio nel 1996, all’organizzazione di “Un inverno di giochi”, in cui si affrontavano in torneo diverse scuole superiori della città. Le esperienze fatte furono una palestra per alcuni di noi, che poi entrarono, e ne fanno ancora parte, nello staff di Lucca Comics & Games.
Nell’edizione del Lucca Games del 1994 l’impegno crebbe: proponemmo un secondo torneo di Dungeons & Dragons, un torneo di Blue Max (organizzato da Emanuele Vietina e da Samuele Luziani) e fu realizzato il primo numero del nostro giornalino, rigorosamente gratuito (ne furono realizzati poi altri due numeri, usciti sempre in occasione del Lucca Games).

Col tempo, ma ad una incredibile velocità, il mondo del gioco fece il salto di qualità (e di quantità). I giochi di ruolo erano sempre più variegati e numerosi, esplosero i board game, nacque Magic: the Gathering (gioco di carte collezionabile), il gioco di ruolo dal vivo si affacciò a Lucca, si diffuse Warhammer.
Il gioco non fu più un tabù. Ormai, come del resto se ne era già avuto sentore nella nostra piccola realtà, avvicinava giovani a giovanissimi e meno giovani.

Dopo tutto, qualcosa di Dadi e Fantasia è sopravvissuto nella LudoLega lucchese di oggi, e proprio al Foro Boario è stato celebrato, nei giorni scorsi, il quindicesimo compleanno di Dadi e Fantasia. Ci siamo incontrati, amici vecchi e nuovi. Abbiamo così festeggiato, nello stesso giorno in cui a Roma c’era il Gay Pride, quello che Riccardo Fregi (autore fra l’atro del nostro logo definitivo) ha ribattezzato con il nome di Game Pride!



Stefano Pelleriti

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- Clicca per scaricare la fanzine realizzata per Lucca Games ’95 ( 6 mb file .pdf) 5,934 KB
- Clicca per scaricare la fanzine realizzata per Lucca Games ’96 ( 7 mb file .pdf) 7,398 KB
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